Il nostro Istituto Comprensivo, in occasione del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, il 27 maggio, nella “Piazza dell’Amicizia” della sede “Scardigno”, ha svolto una manifestazione che ben rappresenta l’indirizzo musicale che lo caratterizza: un affresco dei canti più in voga di quel periodo. La piazza, gremita all’inverosimile, ha ascoltato con piacere l’Orchestra della “Savio” che, insieme al Coro composto dagli alunni della 5°C e D della “Scardigno” e dagli alunni della 1°B e D della “Savio”, ha intonato i canti con sorprendente partecipazione ed entusiasmo.

I canti sono stati intervallati da brevi, ma significative letture e riflessioni a cura degli alunni della Scuola Primaria. Il leitmotif della manifestazione è stato senz’altro il valore del rispetto nelle relazioni tra le persone, tra le piccole e grandi comunità, tra gli Stati e, non ultima, l’importanza del dialogo per affrontare e risolvere i conflitti. La Prima Guerra Mondiale, tema centrale del progetto didattico, è stata analizzata come punto di partenza per una riflessione più approfondita sugli eventi del passato che hanno contribuito anche al presente. Quello musicale è stato un  modo per ricordare in maniera diversa, meno traumatica, i tragici eventi del primo conflitto mondiale. Lo scopo del progetto era sensibilizzare i giovani d’oggi sul tema dell’importanza della memoria storica, per far maturare in loro una migliore comprensione dell’attuale contesto socio – politico, perché possano costruire una “Cultura di Pace”.

A fine serata, tra lo stupore generale e l’incredulità per un progetto così ben articolato, la cui difficoltà è stata ben dissimulata dalla bravura dei giovani coristi e orchestrali e dallo zelo di tutti gli insegnanti coinvolti, il dirigente scolastico, prof.ssa Nicoletta Paparella, ha espresso la più totale soddisfazione, dichiarando che finalmente vedeva realizzato il suo “sogno”, le energie e le risorse dei due ordini di scuola convergere in un unico ed entusiasmante progetto.

Ovviamente il bis, richiesto a gran voce anche dalla dirigente, è stato concesso più che volentieri e tutti gli astanti, accompagnati dall’Orchestra e dal Coro, hanno intonato “Come pioveva”, una famosissima, poetica e indimenticabile canzone di fine guerra, la cui dolcissima e profondissima malinconia ci sussurra che la guerra, qualsiasi guerra, è una sofferenza inutile e scellerata e che nessun pezzo di terra vale tanto dolore e tanto pianto.