SCHEDA INFORMATIVA E ISTRUZIONI PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO   DELLA   PEDICULOSI

Ai  Sigg.docenti         Ai Sigg. genitori

Al fine di prevenire il diffondersi del fenomeno in oggetto, si forniscono alcune informazioni.

La pediculosi è l’infestazione dei capelli da parte del pidocchio (P. Capitis), un  comune parassita che vive e si riproduce solo sulla testa dell’uomo. Si tratta di un’affezione presente in tutti i Paesi del mondo, tanto da essere classificata come la seconda malattia trasmissibile dopo l’influenza.

 COME VIVONO E COME SI TRASMETTONO

Contrariamente a quanto si possa pensare, i pidocchi non si annidano sui capelli sporchi, ma preferiscono abitare in ambienti puliti, è quindi del tutto errato associare la comparsa di questi parassiti alla scarsa pulizia e colpevolizzare i bambini che per primi, in una classe o in una comunità, presentano questo disturbo: in realtà essi hanno solo avuto la sfortuna di essere stati contagiati da altri attraverso il contatto (per es. durante il gioco) o dopo aver indossato il cappello e/o altri indumenti di un coetaneo o averne usato il pettine o altri oggetti personali.

Da quanto esposto, si evince che il pericolo di contagio è maggiore nelle comunità, ma è possibile anche con l’amichetto della porta accanto o anche tra cugini.

I pidocchi si nutrono di sangue e quindi possono sopravvivere solo in prossimità del loro nutrimento (cuoio capelluto); tuttavia, lontano dal corpo umano sopravvivono 2 o 3 giorni. Di conseguenza, la trasmissione da un soggetto all’altro è possibile anche senza il contatto diretto; basta semplicemente utilizzare il pettine o dormire nel letto che, il giorno precedente o ancor prima, sia stato utilizzato da una persona già contagiata.

                                     DIAGNOSI

Si basa sul sintomo e sull’esame dei capelli asciutti.

SINTOMO: intenso prurito diffuso a tutto il cuoio capelluto con particolare riguardo alle zone della nuca  e dietro le orecchie. Il prurito non sempre si manifesta immediatamente dopo il contagio.

ESAME DEI CAPELLI ASCIUTTI: rileva la presenza dei parassiti, di colore bianco-grigio ma non sempre visibili ad occhio nudo e delle uova, dette anche lendini, che, al contrario, sono ben visibili, di colore bianco, forma ovoidale e concentrate soprattutto alla radice dei capelli. Le lendini possono essere confuse con la forfora, ma a differenza di quest’ultima non sono facilmente asportabili perché una particolare sostanza adesiva le mantiene ben attaccate al capello.

PREVENZIONE

Consiste unicamente nell’eseguire l’esame dei capelli asciutti  almeno 2-3 volte la settimana.

 TRATTAMENTO

1. lavare i capelli frizionando accuratamente il cuoio capelluto con un prodotto specifico; ripetere dopo 7 giorni;

2. impacchi, con un asciugamani imbevuto di aceto o alcool, almeno due volte al giorno, seguiti dalla rimozione delle lendini con il pettine a denti stretti o con le dita delle mani, fino alla completa scomparsa delle stesse;

3. i punti 1 e 2 devono essere estesi a tutta la famiglia;

4. lavare e sterilizzare accuratamente pettini, spazzole, biancheria letto, abiti, cappellini, etc.;

5. tagliare i capelli per facilitare la pulizia.

I Sigg. Genitori sono invitati a seguire le indicazioni fornite, al fine di contrastare il diffondersi del fenomeno, nella salvaguardia dei propri ed altrui bambini.

                                                                                                       IL DIRIGENTE SCOLASTICO

                                                                                                         prof.ssa Nicoletta PAPARELLA

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